Cashback, Super Cashback ed Extra Cashback di Natale: i regaloni del governo ai cittadini italiani. Ah, dimenticavo la lotteria degli scontrini che mi ricorda un po' la grande attesa dell'annuncio – fatto di solito nel giorno della Befana – del numero vincente della Lotteria Italia.
Hai percepito un po' di sarcasmo? Hai percepito bene.
In questo articolo andiamo alla scoperta delle principali informazioni che riguardano alcuni degli strumenti che il governo ha disposto per dare una spinta all'economia (e per combattere l'evasione). È sua prerogativa farlo ed è fondamentale che lo faccia, soprattutto di questi tempi, ma personalmente ho qualche riserva.
Tratto questo argomento perché è un tema caldo e credo sia giusto fornire qualche informazione a riguardo, ma nella mia filosofia personale e professionale non c'è spazio per iniziative del genere; questa manovra mi lascia con un retrogusto di assistenzialismo che non mi piace affatto.
L'idea di appoggiarmi allo Stato per compensare un'eventuale carenza di reddito non mi sembra positiva, e tantomeno reputo utile spendere il denaro a disposizione del governo per operazioni di questo tipo che vanno a sostegno solo di coloro che possiedono i requisiti e decidono di aderire sottostando alle regole imposte.
Già orientarsi tra tutti questi nomi – simili ma diversi – è un'impresa degna di nota: il cashback di stato si compone di un bonus bancomat e di un super cashback; riguardano i rimborsi relativi agli acquisti che vengono fatti attraverso determinati dispositivi di pagamento. Però, per non farci mancare nulla, il mese di dicembre verrà dedicato a una sorta di prova tecnica e non potevano fare altro che darle un ulteriore nome: Extra Cashback di Natale.
Potremmo quasi definirlo uno spin off anticipato… che è tutto dire!
Partiamo da qui. L'extra cashback di stato è partito l'8 dicembre e durerà per tutto questo mese, per poi lasciare spazio, da gennaio, alle altre misure. In pratica consiste in un rimborso del 10% – fino al raggiungimento di un tetto massimo di 150 € su 1.500 € di spesa – per gli acquisti effettuati con carte di credito, carte di debito o altri sistemi di pagamento digitale come Nexi Pay, Satispay e Yap. Ulteriori forme di pagamento come Google Pay e Apple Pay saranno utilizzabili solo per le iniziative successive visto che diverranno ammissibili a partire dall'anno prossimo. Non che manchi molto, ma per il momento, se disponi solo di quelle e vuoi usufruire dei vantaggi del cashback già da oggi, devi decidere di pagare con altri mezzi.
In ogni caso il bonus è valido solo per gli acquisti fatti presso negozi fisici, comprese le attività professionali e artigiane. Questa misura nello specifico serve a favorire la ripresa delle vendite per gli esercizi situati in prossimità delle famiglie o delle attività produttive.
Altro requisito necessario per accedere al cashback del governo è fare almeno 10 diverse transazioni, e ovviamente non è possibile frazionare il pagamento di un unico bene o servizio al solo scopo di accumulare scontrini.
Non dimenticare comunque che per ricevere il bonus che ti spetta, devi attivare la App Io – o altri sistemi convenzionati da PagoPa – e accedere tramite SPID (il sistema unico di accesso ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti, attraverso l'identità digitale) o CIE (Carta d'Identità Elettronica); oltre naturalmente ad indicare il tuo codice fiscale e l'Iban su cui desideri ricevere il bonifico, che è previsto per febbraio prossimo.
Se ti stai domandando come sarà possibile tracciare i pagamenti e fare i relativi conti e controlli, sappi che verrà generato un QR Code che dovrai mostrare al negoziante.
Il cashback richiede una registrazione che avviene in tre fasi:
Quest'ultimo passaggio può avvenire di persona – recandosi presso alcuni uffici della pubblica amministrazione – o per mezzo digitale.
Il cashback non funziona quindi in maniera automatica, ma impone il disbrigo di varie formalità che, soprattutto per i meno giovani, sono un po' impegnative.
Il cashback e le istruzioni da seguire per arrivare al tanto agoniato rimborso, è infatti poco accessibile a quella fascia di popolazione che forse ne avrebbe più bisogno: gli anziani. Pro e contro quindi di uno strumento un po' controverso.
Anche il Super cashback e il bonus bancomat stimolano opinioni discordanti, e a mio parere presentano già alcune lacune.
Dal punto di vista pratico ritengo che sia scomodo utilizzare alcune applicazioni per il pagamento ora, per tutto il mese di dicembre, e poi aggiornarle a gennaio. È vero che non è necessario farlo e si può continuare come si è iniziato, ma questo significherebbe penalizzare gli utenti abituati ad utilizzare quelle App o le aziende proprietarie di quelle stesse applicazioni.
Dal punto di vista concettuale invece ritengo scorretto creare una sorta di competizione, tra utenti, a chi arriva prima alla soglia minima di transazioni eseguite per aggiudicarsi il super cashback. Questo crea un alone di incertezza che somiglia molto al gioco d'azzardo, stimola le persone a parcellizzare i propri acquisti per aumentare il numero di transazioni o addirittura a posticipare le spese non urgenti all'anno prossimo per lo stesso motivo. Perché non dimentichiamo che queste due iniziative partiranno da gennaio e saranno valutate su base semestrale.
Per non parlare poi della lotteria degli scontrini che è un vero e proprio terno al lotto!
In questo caso però non c'è traccia di intento assistenzialistico, è evidente solo la grande manovra anti-evasione.
Sono previsti numerosi premi divisi in due categorie:
Premi Ordinari
Premi Zero contanti
Per i clienti:
Per i negozianti:
Si tratta sicuramente di un grande incentivo, c'è però qualche MA da sottolineare: la lotteria esclude alcune voci.
Anche in questo caso mi sento di dire che non ci sono molte certezze, a parte le numerose regole da tenere presenti e gli adempimenti necessari per poter partecipare.
Per concludere vorrei dare la parola alla categoria di persone che sta dall'altra parte, o meglio da entrambe le parti: i negozianti sono sia venditori (dei propri prodotti e servizi) che acquirenti (di prodotti e servizi altrui).
Ci sono alcuni contenuti che non vengono pubblicizzati tanto quanto i supposti vantaggi: questi ad esempio.
Per permettere questa fantomatica lotteria, i commercianti sono obbligati ad adeguare il proprio registratore di cassa (costo dai 100 ai 350 €) e a pagare una commissione su ogni entrata, anche su un solo euro.
Da notare che l'ultimo adeguamento era stato imposto appena pochi mesi fa, a gennaio 2020, (costo dai 500 ai 1.500 € a seconda del tipo di apparecchio), ossia in piena pandemia. Cosa possiamo dire a chi è stato obbligato a spendere risorse preziose in un periodo in cui le vendite si erano in molti casi addirittura azzerate?
Tu cosa pensi di queste iniziative?
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