Il caso Gamestop

Gamestop: cos'è successo nelle ultime settimane?

Nel mondo della finanza ne parlano tutti, ma anche giornali e telegiornali hanno dedicato tempo e attenzione a una vicenda che non ha precedenti e si appresta ad aprire la strada a nuove opportunità. O insidie: dipende da quale punto di vista si guarda.

Se ti interessi con regolarità alla finanza e ai mercati, sono certo che tu abbia già un quadro della situazione; se invece è un po' che non frequenti la borsa, pur immaginando che la notizia ti sia giunta alle orecchie, è bene che apra uno scorcio sugli eventi prima di procedere con le mie riflessioni.

Gamestop è un'azienda statunitense: il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usati, di accessori per consolle e di giochi da tavolo. Si tratta di un colosso che vale circa… beh, dipende.

Nel giro di poco tempo il titolo – perché Gamestop è un titolo quotato – ha fatto un saliscendi da capogiro.

E proprio qui sta il punto.

Gamestop e Wall street sono sulla bocca di tutti a causa delle dinamiche che stiamo per analizzare.

Ma andiamo con ordine.

L'azienda americana ha subìto un forte crollo in seguito al lockdown e al fatto che ormai i giochi online stanno cannibalizzando i negozi fisici che noleggiano/vendono videogame, un po’ come i negozi che noleggiavano film in  videocassette come Blockbuster cannibalizzati da Netflix & C.. A marzo 2020 infatti Gamestop aveva quotazioni molto basse, inferiori ai 3 $.

Alcuni grandi fondi, approfittando di questa situazione e scommettendo sull'ulteriore ribasso del suo valore azionario, avevano aperto posizioni short. Cioè, per chi non ha idea di cosa voglia dire shortare, avevano venduto il titolo anche se non lo possedevano, per poi ricomprarlo ad un prezzo più basso, facendo così profitto sul calo del prezzo.

Per essere chiari: questi fondi hanno scommesso sul fallimento di Gamestop e, andando short con capitali consistenti, hanno spinto il titolo in quella direzione. Siamo nello spietato mondo degli affari, l’unico obiettivo è fare profitto, non salvare posti di lavoro o aziende.  

Questo ti disturba? Ti infastidisce e lo trovi spietato e poco etico? Vorresti far capire a questi grandi fondi che non possono giocare con la vita altrui magari facendogliela pagare un po’?

Ecco, è la stessa cosa che hanno pensato e fatto un gruppo di piccoli investitori e trader che si sono organizzati per fare uno sgambetto ai grandi fondi!

Sono bastati un forum – Reddit è stato il primo – e la determinazione di numerosi piccoli investitori, a riportare un po' di equilibrio nello strapotere dei grandi.

Ci si è poi messo anche Elon Musk, che essendone stato vittima odia lo short selling e i fondi speculativi che lo fanno, che con un tweet ne ha dato eco mondiale aumentandone l’effetto.  

Si sono poi aggiunti alcuni fondi molto importanti che hanno spietatamente cavalcato l'opportunità di fare profitto.

Il precedente però è significativo: per una volta sono stati i potenti a tremare… e a pagare.

Considerata la situazione, era prevedibile che una forte richiesta di azioni in realtà indisponibili, avrebbe alzato il prezzo costringendo i fondi a chiudere le proprie posizioni; contribuendo peraltro a loro volta all'ulteriore aumento dei prezzi, perché quando chiudi una posizione short stai acquistando il titolo, contribuendo ad alzarne il prezzo.

Non hanno avuto scelta dunque, hanno dovuto subire le condizioni del mercato che per la prima volta ha risposto a un potere diverso dal loro.

In pochi giorni Gamestop è salito da 10$ a 483$ per poi scendere ai circa 55$. Una vera e propria montagna russa senza precedenti se consideri che questo movimento è stato generato dai piccoli trader contro i grandi fondi.

Svariate fonti hanno parlato di questa vicenda descrivendola come Davide contro Golia - molti Davide contro alcuni Golia - e io credo che sia un'immagine calzante: gli equilibri si stanno spostando ed è auspicabile che questo episodio sia il preludio di una maggiore chiarezza, trasparenza ed equità.

Fino ad oggi sono stati i “ricchi” e potenti (banche, hedge fund, fondi) a fare il bello e il cattivo tempo, a pilotare le sorti del mercato e, indirettamente ma non troppo, a influire sul benessere di tutti i piccoli investitori.

Il fatto che a un certo punto, proprio a causa di questo eccessivo aumento contro i fondi, il titolo sia stato escluso dalla contrattazione di molti broker, ci fa capire che i piccoli trader non stiano giocando una partita alla pari con i potenti della finanza. Le autorità se ne sono accorte e alcuni parlamentari americani hanno annunciato interrogazioni, indagini e interventi. Vedremo, di sicuro questa vicenda ha creato scompiglio e ha toccato un nervo scoperto.   

Le istituzioni non possono più chiudere gli occhi e tantomeno lo faranno i trader che hanno dato il via a questa piccola grande rivoluzione. 

Il fatto che un gran numero di piccoli trader organizzandosi su un forum siano riusciti ad “influenzare” il mercato in maniera così veloce ed efficace andando addirittura contro grandi fondi, è una novità che va registrata e valutata. Al momento tutti sono concentrati sul “Davide contro Golia” ma questo è oggettivamente un grande “potere” che può essere usato anche contro una società, non necessariamente a favore.  

Tu cosa ne pensi? Se ti va scrivilo nei commenti.

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