In un periodo dell'anno in cui i buoni propositi sembrano essere lo sport nazionale, dedichiamo qualche minuto a riflettere su cosa vogliamo fare della nostra vita.
Smetterò di fumare.
Mi iscriverò in palestra.
Adotterò un'alimentazione sana.
Sarò disponibile nei confronti dei miei familiari.
Troverò un lavoro migliore.
Mi impegnerò per realizzare il mio sogno.
La fine dell'anno invoglia a tirare le somme e l'inizio del successivo a fare grandi progetti. In alcuni casi si festeggiano bei risultati e si fanno piani di gloria per il futuro, in altri si piange un po' sui fallimenti e ci si rimbocca le maniche per rimediare agli errori commessi o a situazioni che non sono come vorremmo.
Perché ti parlo di questo?
Perché anche l'ambito finanziario, quello professionale e la gestione economica della vita, rientrano sempre nella lista dei desideri e dei propositi delle persone. Oserei dire di tutte, anche se a livelli diversi.
Da qui una riflessione.
A volte gli adulti scambiano questo momento di analisi e progettazione per la letterina a Babbo Natale: si pentono degli errori commessi, sognano un po' a occhi aperti, stilano una lista di desideri e aspettano che la magia li esaudisca per loro.
Non è così che funziona.
I bambini lo sanno bene, perché anche se scrivono la letterina poco prima delle feste e i desideri vengono esauditi entro Natale o al massimo dalla Befana, durante l'anno si preparano per l'evento da veri professionisti. Concentrano energie e attenzione sulla ricerca della richiesta migliore da fare, sulla speranza di riuscire a ottenere ciò che vogliono e, cosa più importante di tutte, sul comportarsi in modo adeguato alle aspettative di Babbo Natale, il solo e unico in grado di decretare il responso finale: dono o carbone.
Da un bimbo non ci aspettiamo che prepari un business plan, organizzi le risorse e pianifichi obiettivi; gli adulti invece devono farlo se vogliono realizzare i propri progetti. Anche loro possono credere nella magia, aiuta sempre, ma poi devono darle una spintarella nella giusta direzione.
È proprio quello che ha fatto il protagonista della nostra storia: Ted Ngoy, il Re delle Ciambelle.
Nato in Cambogia quasi ottant'anni fa, ha coronato i suoi sogni e li ha visti infrangersi più di una volta, fino a diventare, oggi, un esempio di successo e di riscatto.
Dopo essere arrivato da profugo negli Stati Uniti, ha realizzato quello che tutti conoscono come il Grande Sogno Americano: ha perfino ottenuto un riconoscimento dal Presidente Bush per questo motivo.
È diventato milionario e poi ha perso tutto, per ben due volte.
Ted però non conosce il significato della parola "arrendersi" e il suo successo non guarda in faccia nessuno, perché pur iniziando ancora una volta dal niente, è riuscito a risollevarsi e a costruire un nuovo impero.
Il suo percorso professionale parte dalle ciambelle, passa attraverso la politica e termina – forse – con la compravendita immobiliare.
IL PRIMO SUCCESSO.
Ted inizia la sua scalata facendo tre lavori per mantenere la moglie, i tre figli e i tre nipoti che aveva portato con sé. Il profumo di donut che sente durante il suo lavoro notturno lo motiva ad aprire il proprio negozio. Mette da parte la cifra necessaria ad avviare l'attività, impiega tutta la famiglia e ottiene subito molto successo. Nel giro di un anno dall'inaugurazione è già in grado di aprire un altro negozio, e poi un altro e un altro ancora, fino a creare un vero e proprio impero.
Il suo successo gli permette di aiutare più di cento famiglie di immigrati cambogiani. Affitta loro i suoi negozi e li forma trasmettendo i trucchi del mestiere: uno fra tutti quello di sfornare donut freschi ogni due ore per diffonderne continuamente l'aroma.
Un negozio dopo l'altro Ted si guadagna l'appellativo The Donut's King.
IL PRIMO FALLIMENTO.
Dopo essere diventato milionario Ted scopre i vizi di Las Vegas e perde tutto ai tavoli da gioco.
Così come aveva costruito la sua fortuna un negozio dopo l'altro, allo stesso modo la distrugge, una partita dopo l'altra.
IL SECONDO SUCCESSO.
Nonostante la situazione la moglie non lo abbandona e lui, forte anche del sostegno della famiglia, si reinventa come politico fondando un partito in Cambogia, dove era rientrato insieme ai suoi cari. Pur non riuscendo a farsi eleggere, diventa consulente economico del governo e dimostra subito il proprio valore.
IL SECONDO FALLIMENTO.
Tutto sembra procedere per il meglio ma Ted commette un altro grave errore: tradisce la moglie. Questo gli costa il matrimonio e lo sconforto che ne segue gli costa la carriera, complice anche qualche cambiamento politico avvenuto nello stesso periodo.
Ritornato negli Stati Uniti con pochi dollari in tasca, vive in povertà per quattro anni.
IL TERZO SUCCESSO.
Dopo la sua terribile esperienza da senzatetto, Ted decide di tornare in Cambogia e di accettare l'aiuto di un amico. Si risolleva ancora una volta facendo il suo ingresso nel mondo degli affari immobiliari e, neanche a dirlo, nel giro di qualche anno è di nuovo milionario.
La storia di Ted mi ha fatto riflettere.
Qualcuno dice che conquistare la libertà finanziaria è una meta irraggiungibile; più un sogno che un obiettivo. La realtà è un'altra: è molto più semplice essere finanziariamente liberi che milionari, basta meno di tutto: meno impegno, meno denaro, meno fatica, meno stress.
E come Ted ci insegna diventare milionari è possibile: lui ci è riuscito addirittura tre volte nel giro di una sola vita.
La sua storia ci dimostra inoltre che non è necessario avere molto denaro per iniziare a costruire un sogno, basta volerlo e impegnarsi a farlo. Tantomeno dobbiamo sapere tutto; l'unico modo per arrivare al successo è sperimentarsi e imparare un po' per volta, un successo e un fallimento dopo l'altro. Possiamo apprendere tutto quello che serve per diventare bravi in qualunque ambito, se lo vogliamo.
Qualche prerequisito però è necessario.
Ecco, io per il prossimo anno ti auguro questo, di costruire il desiderio di trovare dentro di te - non sotto l'albero - le qualità personali che ti permetteranno di realizzare i tuoi sogni.
Puoi aspirare a qualunque cosa, se utilizzi le giuste strategie e metti in campo tutte le tue risorse personali.
Buon Natale e Buon Anno.
Buona Vita
Massimo
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