Le manovre anti-recessione

La recessione economica in Italia sta facendo più vittime del Virus che l'ha provocata. Per fortuna non è quasi mai questione di vita o di morte per le migliaia di famiglie che in seguito alla pandemia hanno visto ridurre drasticamente le entrate con cui gestivano il bilancio familiare.

È innegabile che l'economia mondiale stia vivendo un periodo molto difficile, ma se per qualcuno si tratta di rinunciare a un surplus, per qualcun altro si tratta di trovare il modo di procurarsi beni di prima necessità.

È chiaro che la recessione che stiamo vivendo in questo momento non è dovuta alla ciclicità economica di cui ho parlato in un altro articolo – se non lo hai letto ti consiglio di leggerlo qui, bensì alla grave situazione sanitaria che ha messo in ginocchio tutto il mondo in un modo che speriamo di poter definire più unico che raro. Di solito ci sono Stati che presentano una situazione economica positiva mentre altri ne hanno una negativa, ma una recessione mondiale di questa portata è davvero senza precedenti.

Possiamo ufficialmente dichiarare la recessione economica quando il GDP - quello che noi in Italia chiamiamo PIL - risulta negativo per due trimestri consecutivi. Eccoci qua: benvenuti nella recessione economica 2020!

Ok, ma ora che ci siamo cosa possiamo fare per uscirne?

Noi privati cittadini poco o niente, da soli, però possiamo agevolare le manovre messe in atto da chi ha più potere di noi: il governo e le banche centrali.

I primi metteranno mano al portafoglio attuando nuove politiche fiscali, le seconde faranno la stessa cosa utilizzando strumenti diversi: le politiche economiche.

Prima di approfondire questo tema così importante e attuale, voglio ricordarti che quello che dirò, sebbene sia vero per tutti gli Stati, veste particolarmente bene il mercato americano. E se ti stai domandando perché, pur essendo in Italia, ti parlo del mercato USA, la risposta è semplice: operando sul mercato delle valute il termine di riferimento su cui tarare le proprie decisioni è – non in assoluto ma di certo in prevalenza – quello americano: il più forte, quello che condiziona tutti gli altri.

Ma veniamo a noi e a tutti i meravigliosi strumenti che banche e governi mettono in atto per dare una spintarella all'economia quando ce n'è bisogno.

Di solito recessione è sinonimo di paura, malessere, povertà, sfiducia, chiusura; ed è proprio per evitare tutto questo che i potenti di ogni Stato hanno il mandato per sostenere i consumi.

Il governo di solito provvede a varare una serie di manovre che sono certo avrai già sentito: sgravi fiscali per le aziende che investono nella produzione, assumono personale e reinvestono gli utili, rottamazione di auto o elettrodomestici, aumento della spesa pubblica per la costruzione di grandi infrastrutture come strade e ponti, sussidi di disoccupazione e di assistenza o cassa integrazione per i dipendenti delle aziende in difficoltà. Quest'ultima voce è più italiana che americana, visto che lì il turn over lavorativo è molto veloce e non ci sono problemi ad assumere qualcuno e licenziarlo il giorno dopo. In compenso però negli Stati Uniti, in alcune occasioni, si è assistito ad un fenomeno straordinario che qui nel Bel Paese non vedremo mai: il taglio delle tasse.

Da noi è più facile che aumentino piuttosto che il contrario; purtroppo la pandemia non è stata un evento abbastanza eccezionale da indurre una riduzione delle tasse; in compenso però abbiamo avuto qualche dilazione nelle scadenze dei pagamenti! Meglio di niente no?

Noi popolo del Forex in ogni caso, sebbene comprendiamo l'importanza delle manovre di cui abbiamo appena parlato, siamo più interessati agli interventi messi in atto dalle banche centrali, considerato che hanno il potere di influenzare in maniera più diretta i mercati e il valore del denaro.

Entrare nei dettagli di queste operazioni sarebbe impegnativo; per essere esaustivi dovremmo aggiungere molte altre informazioni, presupposti e conseguenze – tanto che ho dedicato a questo argomento un'intera lezione del mio corso online "I Fondamentali del Forex" –, ma posso almeno farti una panoramica per darti un'idea della potenza di questi meccanismi.

La Riduzione Reserve Ratio aumenta la quantità di denaro in circolazione permettendo alle banche di accantonare una percentuale minore dei prestiti che concede.

La Riduzione Funds Rate riguarda il tasso di interesse che le banche applicano quando si prestano denaro tra loro. Sebbene l'aumento o la diminuzione del costo del denaro riguardi le banche, è naturale che le conseguenze si riversino sui privati che ne usufruiscono; pensa ad esempio alla percentuale più o meno alta che un negoziante deve versare per l'utilizzo del circuito delle carte di credito.

La Diminuzione dei Tassi di Interesse con cui la Banca Centrale presta denaro è forse una delle operazioni più conosciute e discusse dai telegiornali in un periodo come questo. L'aumento o la diminuzione di questa percentuale genera lo spostamento di grandi quantità di denaro e influisce sulla forza della valuta, oltre che sull'economia del Paese.

L'Acquisto dei Bond serve a finanziare lo Stato; a dargli denaro da spendere per aumentare la spesa pubblica.

L'Indebolimento della Valuta tramite emissione di nuovo denaro influisce sulle esportazioni e di conseguenza sulle vendite.

Ci sarebbe ancora molto da dire su questo argomento così vasto, ma per ora ti lancio una sfida e ti propongo di verificare quali tra questi strumenti sono stati utilizzati negli ultimi mesi.

Prima di lasciarti però voglio svelarti un piccolo segreto.

L'espressione stampare denaro è ormai desueta, perché a parte una piccolissima quantità, tutte le nuove emissioni di denaro avvengono aggiungendo un paio di zeri al saldo del conto corrente… non al nostro purtroppo! 😉