Che brutta frase da pronunciare e ancor più da ascoltare; soprattutto se è rivolta a noi.
Quando capita di dirla a qualcuno, a meno che non sia accompagnata da un sorriso complice e un po' scanzonato, ha un sapore di rivincita, come se fosse un risarcimento morale per un consiglio dato e ignorato.
Le volte in cui invece siamo noi i destinatari di queste terribili parole – casi amichevoli esclusi –, ci tocca subire il rimprovero in un momento in cui siamo già in una posizione difficile. Se non proprio al tappeto.
In questo caso, conoscendomi, sai che avrei preferito avere torto e che di certo non voglio infierire. Ti offro solo uno spunto di riflessione; uno dei tanti che questo periodo così particolare ci sta costringendo a prendere in esame.
Siamo di nuovo qua, un anno dopo, chiusi in casa fino a data da destinarsi. O meglio, la scadenza dei domiciliari ce l'hanno data, ma qui, anziché fare affidamento sulla buona condotta per ottenere una scarcerazione anticipata, conviene mettersi l'anima in pace e aspettare di scontare tutta la pena nel pieno rispetto delle regole, altrimenti c'è il rischio che spuntino delle aggravanti che non erano state messe a verbale…
Scherzi a parte, è importante prendere coscienza del fatto che il Covid oggi è una realtà totalizzante. Da oltre un anno, noi, gli esseri più potenti del pianeta, siamo alla mercé di un esserino che non riusciamo nemmeno a vedere. A quanto pare lui è più furbo di noi, in alcuni casi più resiliente.
Vogliamo dargliela vinta? Io non credo che sia la soluzione migliore e sono certo che alla fine saremo noi a spuntarla; abbiamo solo bisogno di più tempo. Il punto è: tu per quanto ancora sei in grado di resistere? E non sto parlando di salute.
Ci sono persone positive che non se ne accorgono nemmeno, altre che hanno sintomi lievi e altre ancora cha soffrono molto fino addirittura a morire; ma tutte indistintamente accusano il disagio economico causato da questa pandemia.
Da questo punto di vista tu come ti senti?
Se dovessi misurare la temperatura del tuo benessere economico – per restare in argomento – quanto sarebbe?
La temperatura va nella direzione opposta a quella dei movimenti del conto corrente: più diminuisce la disponibilità di liquidi – nella speranza che in questo periodo tu non abbia dovuto intaccare i tuoi investimenti di lungo termine – più aumenta il tuo disagio.
In una scala che va da 36° (salute) a 41° (febbre alta), tu dove ti posizioni?
Sarei felice di sapere che resti stabile intorno ai 36,5°, in perfetta salute, ma se così non fosse e ti sentissi la testa pesante e il fiato corto, ignorare i sintomi non sarebbe di alcuna utilità. Fai una breve analisi della tua situazione finanziaria e scopri se hai la febbre oppure no. Puoi partire solo da questa diagnosi per capire quali passi fare dopo.
Stamattina io mi sono svegliato e mi sono sorpreso a farmi una domanda assurda: "Oggi che zona è?"
A parte questa commistione di tempo e spazio che ormai è la norma, visto che siamo costretti a una routine statica da mesi, mi sono reso conto che il mio cervello si è abituato a convivere con l'idea di nuove restrizioni, con la consapevolezza che domandarsi i colori delle regioni oggi, domani e dopodomani, serve solo a recuperare un dato in più di cui dobbiamo tenere conto per portare avanti la nostra vita in un contesto come questo.
Qualche mese fa ho pubblicato un articolo in cui facevo un'analisi delle conseguenze economiche del lockdown e proponevo una soluzione al disagio che migliaia di famiglie hanno vissuto in quest'ultimo anno.
Moltissime persone hanno perso il lavoro e non hanno avuto la possibilità di trovarne un altro perché tante aziende che prima davano lavoro a numerosi dipendenti si sono trovate in difficoltà. Alcune hanno definitivamente chiuso. Attività di famiglia trasmesse di generazione in generazione sono state annientate dal virus che ci tiene ancora in scacco. E altre che avevano appena iniziato ad ingranare hanno chiuso i battenti persino prima di giungere a maturazione.
E questo in una situazione tutto sommato di protezione per moltissime persone; c'è ancora il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione ma per quanto ancora? Senza considerare tutti i dipendenti pubblici che sostanzialmente non hanno subito alcun disagio economico, ma anche qui, fino a quando potranno farlo?
Questo ha abbattuto il morale della maggior parte delle persone e ha creato una situazione economica insostenibile per chiunque (o quasi) non sia riuscito a lavorare nell'ultimo anno.
Ma non pensiamo solo al denaro – pur fondamentale per vivere –, puntiamo l'attenzione anche sulle conseguenze emotive che, a loro volta, portano al raggiungimento di risultati di tipo più pratico.
I colori delle nuove zone hanno decretato nuove possibilità e nuovi limiti. Nell'unica regione bianca (la Sardegna) si inizia a respirare un po' di più – nella speranza che duri –, ma le restrizioni della zona rossa ci hanno riportato indietro di un anno, almeno qui in Emilia Romagna.
Io spero davvero che tu abbia valutato con attenzione l'opzione di iniziare ad interessarti al trading come fonte alternativa di reddito. Se lo hai fatto nel periodo in cui te l'ho suggerito o magari anche prima, probabilmente a quest'ora sei in grado di mettere in piedi e portare avanti operazioni profittevoli che ti garantiscono la possibilità di prenderti cura della tua famiglia nonostante il nuovo lockdown, almeno in parte.
ATTENZIONE!
Non sto dicendo che facendo trading si guadagni sempre, non si perda mai, si possano fare milioni in pochi giorni partendo con 10€ o stupidaggini di questo tipo. Non dico nemmeno che sia un'attività adatta a tutti, servono delle caratteristiche emotive e finanziarie specifiche per avere successo.
Ma di sicuro approcciato in maniera seria e professionale è un'attività che può dare risultati che difficilmente si possono ottenere da altre parti.
Mi auguro che tutto questo possa finire quanto prima, ma per il momento ogni previsione rosea si è rivelata poco realistica, motivo per cui, se non lo hai già fatto, è necessario che tu cominci a pensare a questa situazione come ad una realtà di lungo termine.
Se finirà in una bolla di sapone nel giro di un paio di settimane, ci ritroveremo tutti insieme, in piazza, ad abbracciarci e a festeggiare la vittoria, ma se così non fosse, è bene che tu ti faccia trovare preparato.
Iniziare a pensare a un reddito alternativo che puoi portare a casa senza uscire da casa e che non dipenda da altri o altro, non solo risolve un problema economico impellente e più o meno pressante a seconda dei casi, ma dà una sferzata di energia anche al morale. È una dichiarazione d'intenti, un messaggio chiaro mandato al cervello e al mondo che dice: "Io non ci sto a farmi mettere i piedi in testa dal sistema, non resto fermo a guardare la mia vita che si riduce a un problema economico. Ora mi libero dai vincoli sociali e inizio a vivere come voglio io!"
È un'affermazione di indipendenza che ti aiuterà a ritrovare l'energia per imparare cose nuove, per metterti alla prova e per provvedere al tuo benessere a 360°.
Se sei agli albori del tuo percorso da trader, sarò felice di leggere nei commenti come sta andando questa nuova avventura e ti darò volentieri anche qualche consiglio.
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